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Installazione di Debian GNU/Linux 3.0 per Intel x86
Capitolo 10 - Informazioni tecniche su Boot Floppies


10.1 Codice sorgente

Il pacchetto boot-floppies contiene tutto il codice sorgente e la documentazione per i dischetti di installazione.


10.2 Dischetto di recupero

Il dischetto di recupero ha un file system Ext2 (o FAT, a seconda della vostra architettura), dovreste essere in grado di accedervi da qualsiasi sistema in grado di leggere dischi Ext2 o FAT. Il kernel Linux è contenuto nel file linux.bin. Il file root.bin è un'immagine compressa con gzip di un file system Minix o Ext2 di 1,4 MB, che viene caricato nel ramdisk e usato come file system root.


10.3 Sostituire il kernel del dischetto di recupero

Se ritenete necessario sostituire il kernel del dischetto di recupero, dovrete incorporarvi direttamente le seguenti funzionalità (non come moduli caricabili):

Scaricate una serie completa di dischetti d'installazione: i dischetti di root, di recupero e di driver. Dovete sapere che "udma66-ext3", "idepci" e "compact" usano varianti particolari del kernel. Ad esempio, una buona ragione per usare la serie "compact" è che ha solo un dischetto di driver e che il vostro kernel personalizzato dovrà verosimilmente avere incorporati tutti i driver di cui avete bisogno. L'altra faccia della medaglia è che richiede un passo d'installazione manuale extra, a meno che non compiliate il vostro kernel personalizzato con lo stesso nome di variante. (vedere make-kpkg nel pacchetto kernel-package). Potreste anche notare alcuni messaggi di errore riguardanti moduli.

Montate l'immagine del disco di recupero, con qualcosa del genere:

             mount -t auto -o loop rescue.bin /mnt

Supposto che usiate /mnt come punto di mount, copiate il vostro kernel personalizzato in /mnt/linux.bin. Di seguito lanciate lo script rdev.sh, che si trova in /mnt, il quale darà per scontata la presenza del kernel nella locazione sopraindicata.

Se volete completare per bene il lavoro, dovrete anche comprimere con gzip il System.map e il .config del vostro kernel e piazzarli in /mnt, rispettivamente come sys_map.gz e config.gz.

A questo punto potrete smontare l'immagine e creare i vostri dischetti. Eseguirete quindi ``Installazione kernel e moduli di driver'' usando i dischetti che avete creato per installare sul disco fisso il vostro kernel personalizzato. Ecco il vantaggio di avere un solo dischetto di driver.

Se state usando una serie di dischetti che ospitano una variante del kernel, dovrete passare a tty2 e battere Invio per ottenere un prompt, dal quale digitare ls /target/lib/modules per vedere dove il dischetto di driver colloca i vostri moduli. Poi date uname -r per scovare l'ubicazione corretta dei moduli. Quindi sarà opportuno che facciate qualcosa del genere:

     	mv /target/lib/modules/* /target/lib/modules/`uname -r`

Indi potrete abbandonare la shell e ritornare a tty1. In caso non abbiate eseguito correttamente l'ultimo passo, ``Configurazione moduli dei dispositivi'' non sarà in grado di trovare tutti i moduli e ci saranno problemi.

Sarà il caso di sostituire anche il file modules.tgz sui dischetti dei driver. Questo file contiene semplicemente un archivio tar compresso di /lib/modules/versione-del-kernel. Createlo dal file system root, in modo da includerlo nell'archivio tar con il suo percorso assoluto.


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Installazione di Debian GNU/Linux 3.0 per Intel x86

versione 3.0.23, 15 May, 2002
Bruce Perens
Sven Rudolph
Igor Grobman
James Treacy
Adam Di Carlo
Eugenia Franzoni eugenia@linuxcare.com
Riccardo Fabris frick@linux.it